Sergio davanzo espone alla fiera vernice art fair
Segnalato da Sergio DavanzoCategoria: Mostre
Data: dal 25 marzo 2011 al 27 marzo 2011
Indirizzo: via Punta di Ferro 2 Forlì
Provincia: Forlì - Cesena
Orario di apertura: venerdì 25 dalle 16.30 alle 20.00 - sabato 26 e domenica 27 dalle 10.00 alle 20.00
Come arrivare: ARRIVARE IN FIERA: AUTO Autostrada A14 (Bologna - Bari - Taranto), uscita “Forlì”, 65 Km da Bologna, 82 Km dal-l’allacciamento A1 (Milano - Napoli), 8 Km dalla supestrada E45 (Roma - Ravenna), 130 Km da Ancona (www.autostrade.it). AEREO Aeroporti: Forlì 8 Km (www.forliairport.it), Bologna 70 Km (www.bologna-airport.it), Rimini 50 Km (www.riminiairport.com), Ancona 130 Km (www.ancona-airport.com), Milano Linate 300 Km e Milano Malpensa 350 Km (www.sea-aeroportimilano.it). TRENO Stazione ferroviaria di Forlì a 3 Km, linea adriatica; collegamenti con treni Intercity con le principali città (www.trenitalia.it).
Sito internet: www.verniceartfair.it/
Referente: Sergio Davanzo
Per informazioni: 349 6494454
E-mail: sergio.davanzo46@gmail.com
Sergio Davanzo. Esprime con forza i propri pensieri. Coccola con tenerezza i propri sogni. Ti mostra parti insospettate e inattese di sè, a volte svelandole per gradi, a volte ostentandole all’improvviso, provocando, beffardo. Davanzo dipinge. Una combinazione irrisolta di motivazioni lo spingono ogni volta. Per bisogno. Per voglia. Per gioco. Per dovere. Molti dei suoi quadri sono figli di una forte necessità comunicativa. La necessità di trascendere i limiti delle parole, delle dimensioni spazio-temporali, delle forme codificate, creandone di nuove, più belle, più intense, e dare così rinnovata voce a pensieri profondi, complessi. Ci sono poi i lavori che nascono dal semplice desiderio di lasciarsi andare alla più poetica evocazione di immagini e suggestioni viste e vissute. Essa sfocia poi nella compiaciuta ricerca di complicità di chi guarda e prova, e sente, e, sentendo, rivive. Il risultato è una sorprendente gamma di aperture e contaminazioni sinestetiche, cromatiche e materiche. Nel modus operandi di questo artista spesso un pensiero diventa tematica. Si espande. Definisce in maniera autonoma e prepotente i propri leit motive. Li varia, li allarga, li propone nelle più accattivanti sfumature, per poi gonfiarsi al massimo e, finalmente esplodere, esausto. Finito. Risolto. Perciò i quadri di Sergio sono per lo più contestualizzabili in gruppi. seguono cioè un filone comune fino a prosciugarlo. A volte però l’artista dalla conclusione di una linea ispirativa ne ha già tratte diverse altre. A volte lascia passare del tempo prima di permettere a nuovi tratti di catturare il suo istinto. E il suo pennello. Questo è Sergio Davanzo che dipinge. I suoi soggetti sono vari, disparati. Molto vuole raccontare. I volti, le voci del passato e del presente, i luoghi che lo hanno visto iniziare il suo percorso di uomo e di artista. Il cane. La famiglia. Coloro che se ne sono andati, coloro che verranno. Una ruga sulla fronte. Il sibilo di un tornio in officina. Un caleidoscopio minimalista di immagini, momenti epifanici, che sergio trasporta su tela. Che, se necessario, trasporta, come è solito dire “nello spazio”. E sicuramente i titoli creativi e fantasiosi che Sergio Davanzo affianca ai dipinti, fanno parte di questo modo semiserio di vivere e concepire le proprie necessità. Deliziosi, spesso fortemente ironici, stupiscono, per poi lasciarti addosso una scia di riflessione, che ti stuzzica come l’aroma del rum nel gusto di un dolce appena sfornato. Di cui Sergio, provetto “chef de rangue”, ha scritto e realizzato la ricetta apposta per te.
Maria Sole Politti
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