Adriana olivari - il mio cammino
Segnalato da Satura Art GalleryCategoria: Mostre
Data: dal 07 giugno 2014 al 18 giugno 2014
Indirizzo: Piazza Stella 5/1
Provincia: Genova
Orario di apertura: da martedì a sabato 15.30/19.00
Sito internet: www.satura.it
Referente: Satura art gallery
Per informazioni: 010.246.82.84
E-mail: info@satura.it
Facile che possa stringersi un rapporto di mutua dipendenza tra un'artista proveniente dal savonese e la produzione ceramica. È una relazione radicata per forza di cose nel profondo, tra colore e materiale argilloso, nell'uso dell'ingobbio e negli smalti brillanti, massima epifania di una trascinante azione fisica dove il concretarsi formale (o arditamente in-formale) e decorativo nascono per mezzo di uno stessa tensione evolutiva, imposta categoricamente dal movimentato infiltrarsi delle mani nella materia. E per un'artista a tutto tondo come Adriana Olivari questo rapporto è solo l'inizio di un complesso peregrinare tra le arti visive.
La massa è un assoluto incipit processuale, presenza duttile, coinvolgente consistenza che nel proprio ruolo fisico-espressionista detiene un preciso dettato di sviluppi centripeto-centrifughi. Nelle sue progressioni dinamiche sono contenuti gli elementi più utili ad inquadrare criticamente l'astrazione cromo-plastica della Olivari, lei che opera con una mentalità da scultrice/modellatrice, si tratti di ceramica o pittura ad olio, equiparando all'interno di un unico canale linguistico il peso globale del gesto e l'incisività emblematica del segno.
Gesto e segno, caratteri distintivi di una produzione “visivamente tattile” generata da una manualità unica, da dita che lavorano la materia ceramica con la stessa logica plastica con cui afferrano e modulano la pastosità degli oli, senza troppo cercare di bloccarne conclusivamente il ritmo cromo-forme raggiunto. E se nei lavori scultorei della Olivari predomina l'affondo, la movimentazione lacerante inferta, le distintive tracce sinuose che terminano in riccioli pieni della loro tondeggiante plasticità, in quelli pittorici il colore è una scia grumosa estroflessa sulla tela, impronta dalla forte vocazione decorativa, motivo ricco dell'energia con cui è stato prodotto. (Testo critico di Andrea Rossetti).
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